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Una simile tendenza nel manipolare e mettere a dura prova il proprio corpo, si manifestò in lui fin da bambino. Alletà di 12 anni, infatti, Fakir diede inizio allesplorazione sistematica delle varie deformazioni e mutilazioni corporali e dei riti iniziatici praticati dalluomo sin dai tempi antichi. Prendendo spunto da una fotografia di un guerriero Ibitoe della Nuova Guinea - la cui attaccatura del busto, stretta giorno e notte da una rudimentale cintura, era stata deformata per sempre dopo anni di atroci sofferenze - il giovane Fakir decise di indossare una stretta fascia alternata a un corsetto speciale da lui costruito. Lesperimento è durato per più di trenta anni e ancora oggi, a 55 anni, il suo giro vita vanta misure da record!
E Fakir stesso a spiegare che cosa sia realmente il dolore fisico e come ci si possa separare dal proprio corpo con la concentrazione: "Attraverso il dolore, la prima cosa che impari è che puoi separare la coscienza dal corpo, vale a dire la parte di te che pensa e sente può distaccarsi dalle sensazioni corporee. Sarà così possibile prendere un ago e infilarlo nella pelle perché non sei tu a sentire il dolore ma solo il tuo corpo, mentre la mente osserva il corpo che prova le sensazioni e le registra. A quel punto non si tratta più di dolore. Se impariamo a separare la nostra coscienza e la nostra attenzione dal corpo, potremo fargli provare quasi tutto senza provare dolore. Basta focalizzare lattenzione su un determinato punto del corpo o su un punto esterno al corpo e concentrarsi. Questo si chiama "stato di alterazione". Secondo la filosofia di Fakir, luomo non possiede realmente il suo corpo, poiché esso è della natura: è come una casa che abitiamo, ma di cui non siamo proprietari. Per viverci meglio siamo liberi di modificarla, abbellirla e decorarla, ma questo è tutto. Si tratta di un concetto in cui alcuni popoli, come gli aborigeni australiani, hanno sempre creduto, ma che è invece estraneo a noi occidentali.
Musafar è anche il curatore di "Body Play", una rivista specializzata su quanto di più strano è possibile fare con e sul proprio corpo: una rivista di culto unica al mondo.
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